Inter, i 5 motivi della crisi. Tutti sul banco degli imputati
Inter, sono diversi i motivi della crisi. Come si legge nell’edizione online del Corriere della Sera, sono almeno 5 le motivazioni che hanno portato i nerazzurri a realizzare il peggior inizio di sempre in campionato. Partiamo dal portiere, ruolo chiave. Anche con la Roma capitan Handanovic non è stato perfetto. Sul gol di Dybala era in ritardo, nel frattempo Onana scalpita vittima di un’alternanza che non fa bene a nessuno.
C’è poi il dato chiave, l’Inter ha incassato 13 gol, di cui 3 degli ultimi 5 su palla inattiva. Tra gli imputati Skriniar: è lui ieri a perdersi Smalling nel duello che decide la partita. Probabilmente l’estate movimentata con un piede a Parigi e uno a Milano lo ha destabilizzato, ma tutti si rendono conto che siamo ben lontani dal migliore Skriniar. C’è poi la questione Asllani – Brozovic, con il talentino albanese chiamato per la prima volta in causa in un big match. Ha anche fatto una buona partita, ma perchè non utilizzarlo prima al posto di Gagliardini? Per marcare Milinkovic-Savic sulle palle alte? Lasciamo perdere.
Inter, sono almeno 5 i motivi della crisi. Tutti colpevoli, urge un’immediato cambio di rotta
Inutile nascondersi. L’attacco è in difficoltà. Lukaku, infortunato da un mese, è un caso. «C’è stato un rallentamento nel suo recupero — ha detto ieri Inzaghi —. Speriamo di averlo in breve tempo, è un’assenza pesante. Lui sta facendo di tutto, sta lavorando mattina e sera, ma non può ancora rientrare in gruppo». Così Inzaghi ieri, che però nel frattempo ha un Correa che a fatica sta in piedi e un Dzeko che fa quello che può. Unico a dare l’anima, come al solito, è Lautaro. Sicuro che non servisse Dybala?
E poi c’è la questione Inzaghi. Il tecnico piacentino pare aver perso lo spogliatoio. Sembra essere in confusione con i cambi, in conferenza parla di episodi quando dovrebbe parlare di assoluta fragilità mentale della squadra, parla di fatturati e budget quando invece il tifoso vuole soltanto vedere l’Inter giocare un calcio accettabile. Dov’è finita l’Inter dell’anno scorso?